Virus polmonite: 191 nuovi casi sospetti in Francia Quarto decesso in Canada, oltre cento i casi nell’Ontario

2003-04-01 02:53:41
Martedì 02:54:09
Aprile 01 2003

Virus polmonite: 191 nuovi casi sospetti in Francia Quarto decesso in Canada, oltre cento i casi nell’Ontario

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PARIGI. Il direttore generale del ministero della Sanità francese, Lucien Abenhaim, che oggi ha fatto il punto sull’epidemia di polmonite atipica nel Paese, ha segnalato circa 191 casi sospetti in Francia.Nell’ambito di questi casi, 15 persone sono sotto osservazione, fra le quali i 3 passeggeri che si trovavano a bordo dello stesso volo (Hanoi-Parigi via Bangkok) del medico francese dell’ospedale francese di Hanoi - il solo caso di Sars attualmente confermato in Francia - che è ricoverato nell’ospedale di Tourcoing.

Abenhaim ha inoltre annunciato il rafforzamento delle misure precauzionali per lo sbarco dei passeggeri a Parigi in seguito alle dimensioni assunte dall’epidemia a Hong Kong.
Il direttore generale ha poi sconsigliato di intraprendere viaggi a destinazione di Hong Kong e più generalmente della Cina.

l’emergenza della polmonite atipica non è confinata all’Asia e ormai minaccia seriamente il Canada. Sono quasi 100 i casi
segnalati nell’Ontario, dove dall’inizio di marzo si sono registrati già 3 morti, tutti a Toronto. Migliaia di persone sono state messe in quarantena e due ospedali di Toronto sono stati chiusi per fermare il contagio. Il commissario per la sicurezza pubblica nell’Ontario, dottor James Young, ha avvertito che ormai da settimane si registrano ogni
giorno nuovi casi della grave sindrome respiratoria acuta (Sars).

l’epidemia di Sars fa la quarta vittima in Canada, lo hanno affermato le autorità sanitarie dell’Ontario in una conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio.

Il responsbile sanitario della provincia, Colin D'Cunha, ha precisato che il quarto decesso è strettamente collegato ai precedenti, avvenuti presso lo Scarborough Grace Hospital, dove sono stati curati i primi pazienti contagiati dalla misteriosa malattia e dove si sono verificati anche gli altri tre decessi.

La quarta vittima, entrata in contatto con il virus allo Scarborough Grace, nella parte orientale di Toronto, è quindi stata trasferita allo York Central Hospital a nord della città , solo due giorni prima che questa pratica venisse proibita per ragioni di sicurezza.

Il paziente è stato esposto al contagio per la vicinanza ad un altro paziente che mostrava i sintomi della polmonite.

Entrambi gli ospedali sono stati isolati e in mattinata le autorità della città hanno disposto una cintura controllata da agenti di polizia per accertare che nessuno entri o esca dalle strutture. Oltre cento i casi di contagio finora segnalati in Ontario, migliaia le persone in isolamento.

Le autorità continuano ad assicurare che la polmonite non è ancora fuori controllo e che le uniche categorie a rischio sono le persone che di recente hanno compiuto viaggi in Cina, a Hong Kong, Singapore o in Vietnam e coloro che sono entrati in contatto con le due strutture ospedaliere.

Cinque nuovi casi sospetti di contagio sono stati registrati nel New Brunswick. Sono i familiari di una dirigente scolastica della scuola media Mirimichi di recente tornata da un viaggio in Cina.

La donna, che si era già recata nella propria scuola, ha scelto l’isolamento volontario nella propria casa fino a che i sintomi della sindrome non saranno svaniti. Almeno 60 le persone entrate in contatto con la preside della scuola Losier, tutte quante poste sotto stretto controllo medico.

Intervenendo in apertura della trasmissione "Domenica In", il ministro della Salute Girolamo Sirchia, ha spiegato ieri che il medico italiano morto ieri per Sars, «ha dato la vita per la scienza. È uno degli esempi di quanti per amore della scienza e del prossimo si sacrificano».

Sirchia ha poi parlato dell’epidemia. «I virus sono una minaccia costante perché hanno la caratteristica di mutare e di cambiare le loro caratteristiche - ha spiegato - siamo quindi di fronte ad una minaccia che dobbiamo combattere. Il primo passo è quello di identificarlo bene cercando poi un vaccino che rappresenta la difesa massima. La
ricerca sta mettendo a punto farmaci antivirali sempre più potenti e alcuni sembrano efficaci anche contro questo virus, ma è ancora troppo presto per dirlo con sicurezza».

Source by La_Stampa

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