
Intervista a Vito Accettura l.c.y. laboratorio cultura yoga
Il percorso Yoga dona molti benefici sia al corpo che alla mente. E’ un ritrovare il proprio sé facendosi cullare dall’armoniosità e il fluire dei movimenti,utilizzando il respiro.La pratica costante migliora la qualità della vita,ci si ritrova nell’unicità e ci si sente in sintonia con tutto il Creato.
Grazie a Vito di aver accettato di raccontare il suo lavoro e percorso nello Yoga.
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AnnA: ”Chi è Vito?”
Vito: ”E una persona che sinteressa a diverse cose,la famiglia,lo studio. Osservare molto e sviluppare i rapporti con le altre persone”
A: ”Di cosa ti occupi?”
V: ”Dello Yoga e le molteplici tematiche che lo riguardano. La mia vita è un continuo cammino nella conoscenza di me stesso e nel relazionarmi con il mio prossimo. Una moltitudine di singolarità. A ogni individuo oltre la giusta attenzione,va data la giusta risposta che non è uguale per tutti. Non sempre si può dare risposte ma occorre offrire spunti di comprensione”
A: ”Come sei arrivato allo Yoga?
V: ”La mia ricerca è iniziata da vari percorsi,utilizzati per avere una base di crescita,consapevolezza e ulteriore sensibilità. Tra queste esperienze(Reiki,massaggi e meditazione),ad un certo punto ho compreso che dovevo prendere una decisione precisa,oppure il mio cammino sarebbe diventato troppo dispersivo. Ho orientato le mie attenzioni verso lo Yoga”
A: ”Il tuo lavoro precedente?”
V: ”Impiegato in un ambiente poco affine a me”
A: ”Da quanti anni ti dedichi allo Yoga (studio,ricerca,ecc?)”
V: ”Da diciotto anni”
A: ”Questi diciotto anni come li racconteresti?”
V: ”In questi anni ho incontrato una moltitudine di persone. Ad alcune di queste lo Yoga è entrato nel cuore. Ho cercato di dare gli strumenti per far sì che trovassero le loro risposte. Casi singoli che hanno lasciato unimpronta nella mia esperienza,persone con cui ho instaurato un bellissimo rapporto, uno scambio umano. Avvenimenti toccanti dove cè voluto un particolare impegno e dedizione nellaiutare. Non mi sento né un salvatore né un benefattore”
A: ”Hai figli?”
V: ”Ho un figlio di trentun anni. La famiglia è la base della mia vita dalla quale parte tutto. Gli impegni sono notevoli e non posso astenermi . Cerco di bilanciare al meglio la mia attività lavorativa con la mia famiglia”
A: ”Diventare padre?”
V: ”Ero molto giovane,avevo ventitre anni. Ho scoperto nel tempo la parola "padre”
A: ”Comè tuo figlio?”
V: ”E un ragazzo molto equilibrato e istruito”
A: ”E felice?”
V: ”Sì!”
A: ”Come ti vede tuo figlio?”
V: ”Penso mi stimi molto”
A: ”Riguardo il tuo passato hai un bel ricordo?”
V: ”Da piccolo non ho ricordi piacevoli,una famiglia unita come la mia”
A: ”Un momento di gioia intensa?”
V: ”Ciò che vivo con mia moglie e mio figlio,lamore che nutro per loro”
A: Credi in qualcosa?”
V: ”Non in unentità precisa ma in uno spirito che pervade luniverso”
A: ”La passione per te?”
V: ”Impegno”
A: ”Credi nella reincarnazione?”
V: ”La tengo in considerazione”
A: ”Caretterialmente come ti definisci?”
V: ”Affabile ma non particolarmente estroverso”
A: ”La tua giornata tipo?”
V: ”Sveglia alle 7.00 ed inizio con mezzora di preparazione fisica e di meditazione,per poi iniziare a pensare alla mia giornata. Giorno per giorno cè un fluire di avvenimenti:appuntamenti in studio con i massaggi,lezioni personalizzate di yoga dove sono più vicino allunicità delle persone. Alla fine i corsi serali di yoga”
A: ”La tua giornata in vacanza?”
V: ” Al mare. Al mattino Yoga e poi meditazione,lettura o studio. Nel pomeriggio camminata”
A: ”Hai mai praticato il digiuno?”
V: ”Non lo pratico”
A: ”Cosa ne pensi?”
V: ”Può essere interessante se fatto in modo consapevole e controllato”
A: ”Il cibo?”
V: ”Alimentazione varia e bilanciata, carne al minimo e per il resto frutta , verdura,legumi. Lalimentazione è una componente essenziale e naturale per una mente e un corpo equilibrati”
A: ”Cosa pensi dellessere umano?”
V: ”E un miracolo costante”
A: ”Tutto il male che sentiamo e vediamo?”
V: ”E carenza di consapevolezza che crea una visione distorta delle cose e crea una visione errata della realtà. La pratica Yoga in questo caso,ti aiuta a rileggerti per comprendere quali sono quei condizionamenti che non ti consentono di avere una visione libera e distaccata dal male”
A: ”Cosa ti piace e cosa non sopporti?”
V: ”Mi piace lumanità e non sopporto la non verità”
A: ”Viaggiare?”
V: ”E lapertura del cuore”
A: ”Sognare?Cosa?”
V: ”Anche sognare richiede consapevolezza,perché sognare ti dà vita,gioia ma può creare attaccamento”
A: ”Il silenzio?”
V: ”Il silenzio in forma latente è dentro ognuno di noi. Per me è il momento meditativo dove sto bene,in silenzio”
A: ”Semplicità?”
V: ”E essenziale per comunicare”
A: ”Innocenza?”
V: ”Uno sguardo puro,non contaminato. Una visione di cui tutti dovrebbero arricchirsi. E naturale nei bambini ed è dispersa negli adulti,per quei condizionamenti che creano una visione distorta delle cose”
A: ”Un bambino?”
V: ”E lespressione dellinnocenza…quando non sono condizionati dai genitori”
A: ”Stupore?”
V: ”Tutte le volte che mi capita di studiare il corpo umano e la mente umana”
A: ”Il bene?”
V: ”Non nuocere”
A: ”Il male?”
V: ”Offendere la verità”
A: ”Cosa cè nel tuo cuore in questo momento?”
V: ”Una misurata felicità”
A: ”Cosa vuoi fare da grande?”
V: ”Quello che faccio ora,dedicarmi al miracolo delle persone”
A: ”Stare accanto ad una persona non in sintonia con te,come ti comporti?”
V: ”Cerco di accettare comunque la differenza. Se qualcuno si predispone in maniera non corretta,posso pensare che abbia delle problematiche,cose irrisolte. Dallo Yoga ho imparato ad avere una visione compassionevole, che non significa pietismo ma comprensione dellaltro”
A: ”Se fai un sunto della tua vita,cosa ti viene da dire?”
V: ”Ho sofferto molto. E stata una grande scuola”
A: ”Lodio?”
V: ”Lho visto ma non lo conosco. Ne comprendo i meccanismi,anche questi sono uno strumento utile di apprendimento”
A: La gelosia,lignoranza,linvidia,malvagità,possesso,avarizia,che ne pensi?”
V: ”Sono la base della ignoranza che crea sofferenza. Attenzione, non mi riferisco allignoranza grammaticale ma ignorare la propria natura, non sapere nulla di se ”
A: ”Hai una meta?”
V: ”Essere coerente,veritiero e contribuire anche in minima parte con il mio lavoro allumanità”
A: ”Gli animali?”
V: ”Mi piacciono molto. Guardare gli animali è come osservare la natura”
A: ”la ricchezza?”
V: ” Non è un bene materiale. Mi posso sentire ricco nel momento in cui ho il necessario per sopravvivere dignitosamente. Laccumulare non è la mia ragione primaria. Camminare, vedere, muovere una mano senza dolore, può essere un sintomo di grandissima ricchezza ”
A: ”La tristezza?”
V: ”E nel piano dei conti,come la felicità. Bisogna essere in grado di essere equidistanti. Entrambi le polarità
Fanno parte del nostro essere ed entrambi sono utili”
A: ”Riconoscenza perché e per chi?”
V: ”Riconoscenza è un valore necessario verso chi dà un valore alla tua vita attraverso la sua presenza”
A: ”Cosa cè nel tuo cuore e animo?”
V: ”Voglia di comprendere”
A: ”Se perdessi tutto ciò che hai?”
V: ”Già dato”
A: ”hai solo poco tempo da vivere,come ti comporti?”
V: ”Mi comporto come in questo momento, spero”
A: ”Una valigia pronta,per dove parti allimprovviso?”
V: ”per lIndia,perché ha unumanità diversa che non ho ancora esplorato”
A: ”Un amico/a sono?”
V: ”Un tesoro”
A: ”Esiste la vera amicizia?”
V: ”Penso di sì. Essere aperti,sinceri,disinteressati”
A: ”Hai dei modelli a cui ti ispiri nel quotidiano?”
V: ”Non precisamente ma non per presupponenza. Sono grato a molti Maestri che hanno lasciato la loro testimonianza e conoscenza”
A: ”Salvare Madre Terra e salvarci?”
V: ”Per salvarci bisogna iniziare a rileggere se stessi. Nel momento in cui comprendiamo il miracolo che esprimiamo in ogni istante,comprenderemo di essere più vicini alla natura e la rispetteremmo di più”
A: ”I giovani che futuro avranno?”
V: ”Non gli stiamo lasciando una buona eredità. Mi auguro che sappiano gestire il loro futuro in maniera più consapevole di quanto non è stato fatto fino adesso”
A: ”I valori?”
V: ”Sì,ci sono. La verità è un valore essenziale,da questo valore nascono tutti gli altri”
A: ”Gli anziani?”
V: ”Sono sempre gli altri ma gli anziani siamo noi. Non cè sufficiente riconoscimento e attenzione al riguardo”
A: ”Disabilità?”
V: ”Rappresenta un po un mistero”
A: ”La malattia?”
V: ”Può essere in certi casi un messaggio del corpo. La malattia è un concetto troppo vasto e non è possibile incasellarlo in una sola risposta”
A: ”Perché iscriversi a Yoga?”
V: ”Per conoscere meglio se stessi. Per conoscersi in maniera più veritiera,non condizionata”
A: ”La pratica Yoga usata nel tempo cosa dona?”
V: ”Porta ad un equilibrio che si esprime nel fisico e nella mente. Porta ad essere più vicini al sentimento dessere. Alla natura più profonda che ci accomuna con il Creato. Rendendoci conto che lo Yoga non è lunica strada di autoconoscenza,credo comunque che sia tra le più complete. Sarebbe un vero tesoro per lumanità se le persone fossero più portate ad avere questa visione più profonda sviluppata attraverso lo Yoga”
A: ”Il massaggio Yoga?”
V: ”Il massaggio è una questione di sensibilità. Entrare in empatia con le persone. Il massaggio Yoga è la sintesi di diverse tecniche,meglio ancora la sintesi di ciò che esprime il proprio sentire,il proprio cuore. Il riconoscimento di uno strumento molto raffinato che è il nostro corpo umano. Il massaggio significa accordare questo strumento. Gli effetti del massaggio possono essere molto significativi nel ristabilire un corretto equilibrio psicofisico ma in particolare sono un gesto di presenza,che rappresentano uno dei più alti livelli di umanità”
A: ”Astuccio di colori?”
V: ”A questa domanda mi è venuta in mente questisola, Le Porquerolles. Disegnerei la luce,il mare,la natura di questa isola. Tutte le volte che vedo un tratto di natura al suo stato più vero,la cosa mincanta..”
A: ”Lintervista è terminata,che ne pensi?”
V: ”Mi è piaciuta”
A: ”E di chi te lha proposta?”
V: ”Ci mette cuore”
Grazie
ANNA CASTAGNA
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