
Darsena. Comune, partono i lavori per realizzare il nuovo porto di Milano
Prevista anche un’area verde di 2.500 mq. Restituito ai milanesi uno dei luoghi piu’ belli e suggestivi della città
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Milano: Partono i lavori di recupero della Darsena, il "porto di Milano”, che si estende dallimbocco del Naviglio Grande sino allaltezza della sede dei Marinai dItalia: si tratta infatti di unopera fondamentale in vista di Expo 2015, che restituirà prestigio e decoro a un luogo storico di Milano.
"Oggi è un giorno importante per Milano - ha dichiarato Gianni Confalonieri, lo scorso Il 31 Gennaio, direttore Settore Relazioni Istituzionali e con la città - perché il recupero della Darsena non è solo il primo passo per la realizzazione delle vie dacqua in vista di Expo 2015, ma anche un momento molto atteso dai cittadini che, finalmente, dopo lungo tempo potranno riappropriarsi di uno dei luoghi più belli e suggestivi di Milano. Si tratta, inoltre, di una decisione presa a seguito di un percorso di confronto durato diversi mesi, che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti interessati e degli abitanti della zona”.
Da tempo larea era piena di rifiuti e macerie di scavo relative ai lavori avviati negli scorsi anni per la realizzazione, mai partita, del parcheggio sotterraneo. Il progetto di riqualificazione ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, tra cui quella della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali e lautorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione Lombardia competente per larea Darsena e Navigli.
Con il progetto di recupero sarà realizzato anche un nuovo spazio verde nellarea collocata a nord, verso piazzale Cantore, lungo la sponda DAnnunzio, con una superficie di circa 2.500 mq, che prevede un nuovo giardino pubblico e un attraverso pedonale. Il Comune già nei primi giorni di dicembre aveva provveduto a prelevare un centinaio di astoni di pioppo e salice, cresciuti in modo naturale nella Darsena, e li aveva ripiantati nel parco Baden-Powell in Zona 6, per preservarne il valore naturalistico.
Pierfrancesco Maran Mobilità Ambiente Arredo urbano Verde