
Stupro via Breda, condannato romeno
De Corato: “Risarcito Comune di Milano
Nuova vittoria della città nella battaglia contro la violenza alle donne
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Milano " “Una nuova vittoria del Comune di Milano e della sua avvocatura. Solo quindici giorni fa, il Comune aveva avuto un risarcimento di diecimila euro a seguito della sentenza di condanna in primo grado, a cinque anni, di un italiano accusato di aver stuprato una ragazza marocchina. Ora il nuovo risarcimento per danni patrimoniali e morali che conferma come Milano abbia saputo aprire una nuova via per contrastare l’escalation degli stupri: quella di costituirsi parte civile e affiancarsi alle vittime”.
Lo dichiara il vice Sindaco Riccardo De Corato a seguito della sentenza di condanna in primo grado e con rito abbreviato a 8 anni e 8 mesi a carico di un romeno di 27 anni accusato di aver violentato nel maggio scorso una ragazza italiana di 19 anni dopo che era scesa dall’autobus nei pressi di via Breda. Il Comune di Milano, che si era costituito parte civile, ha ottenuto un risarcimento di ventimila euro, il più alto finora liquidato a favore di un Comune in un processo per violenza sessuale.
“Si susseguono - afferma De Corato - le decisioni dei tribunali favorevoli al Comune. Lo scorso aprile il Comune era stato risarcito per danni patrimoniali nel processo di secondo grado per lo stupro di una ragazza aggredita nel febbraio 2006 nel parcheggio della stazione metropolitana di Bisceglie. Qualche mese dopo, in luglio, per la prima volta in una sentenza di condanna, un giudice ha riconosciuto a un ente locale, che si è costituito parte civile in un processo per stupro - quello subito da una cinese al Parco Lambro - un risarcimento sulla base dei servizi che il Comune da anni ha messo a disposizione delle donne che hanno subito violenza. E, fatto ulteriormente innovativo, è stato riconosciuto anche un danno all’immagine”.
“Milano - sottolinea De Corato -, forte di questi positivi risultati sul piano giudiziario, continuerà questa battaglia di civiltà in difesa delle donne. La spinta all’impegno in questo campo ci è data anche dall’entusiasmo con cui sono state accolte le sei edizioni dei corsi di autodifesa femminile Cintura Rosa organizzati dall’Assessorato alla Sicurezza in collaborazione con l’Assessorato alla Salute, e frequentati complessivamente da ben 1364 partecipanti. Numeri che ci hanno spinto a proseguire anche per il prossimo anno in questa come in altre iniziative”.









