Alla Bicocca una lezione spettacolo sulla gestione dei conflitti

2009-02-03 16:44:27
Martedì 19:52:42
Febbraio 03 2009

Alla Bicocca una lezione spettacolo sulla gestione dei conflitti

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Milano: Domani, mercoledì 4 febbraio, alle ore 10.30, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi Milano-Bicocca, in piazza dell’Ateneo Nuovo 1, l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli e il rettore dell’ateneo Marcello Fontanesi introdurranno la lezione/spettacolo dal titolo "Crescere imparando a gestire i conflitti". l’iniziativa è promossa dal Comune di Milano in collaborazione con l’Università Bicocca e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. La lezione spettacolo, che coinvolgerà 900 studenti degli istituti superiori milanesi, passa in rassegna gli strani meccanismi che fanno sì che i rapporti sul lavoro, in casa e nella coppia possano trasformarsi in un campo di battaglia.


Che cos'è un conflitto? Come nasce e perché? Che cosa possiamo fare per prevenirlo? Questi sono alcuni dei temi che verranno sviluppati da Paolo Vergnani, esperto di gestione del conflitto e delluso del teatro in ambito formativo. Lobiettivo dello spettacolo è fornire chiavi di lettura per la gestione dei conflitti attraverso lillustrazione delle strategie di negoziazione e di soluzioni comunicative adeguate. Liniziativa rientra in un progetto educativo relativo alla gestione positiva dei conflitti che coinvolge i ragazzi e gli insegnanti di 6 istituti superiori e di 3 istituti medi di Milano. "Rendere i ragazzi protagonisti di un cambiamento positivo - afferma lassessore Moioli - significa prevenire episodi di bullismo, promuovendo la cultura della mediazione”. Troppo spesso, infatti, i giovani sono rappresentati esclusivamente come bulli aggressivi, o come demotivati e passivi. "I ragazzi formati alla mediazione - spiega lassessore - diventeranno attivi promotori del benessere nellambiente in cui vivono, aiutando i loro compagni a gestire gli episodi di conflitto in cui sono coinvolti”.


Il cambiamento innescato da questo intervento ricadrà non solo sulle classi direttamente coinvolte, ma sulle migliaia di studenti che potranno fruire dei servizi di peer mediation, attraverso gli sportelli che gli studenti stessi gestiranno in ogni istituto.

Source by Silvia Michela Carrassi

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