
Fondo Sociale Europeo superato di oltre un miliardo e cento milioni di Euro il traguardo di programmazione
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - UCOFPL: FSE in Italia: superato di oltre un miliardo e cento milioni di Euro il traguardo di programmazione
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Più che positivi i risultati finanziari del Fondo Sociale Europeo per l’Italia. La certificazione di spesa al 31 dicembre 2003 ha infatti evidenziato un impegno notevole da parte dell’Italia che ha superato di oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro la cifra che doveva essere spesa entro il 2003. Gli obiettivi di spesa, che ammontavano complessivamente a circa 4 miliardi di euro, infatti sono stati raggiunti e superati con una spesa complessiva di oltre 5 miliardi di euro.
Al 31 dicembre, infatti, le risorse inutilizzate, secondo le disposizioni della normativa sui Fondi Strutturali per il periodo 2000-2006, sarebbero dovute tornare nel bilancio comunitario. Al 31 dicembre le risorse non solo sono state spese, ma la programmazione ha avuto un avanzo finanziario di notevole entità che conferma le ottime prestazioni della gestione del Fondo.
l’efficienza complessiva sia del FSE che di Equal è stata eccellente. Le Regioni e il Ministero del Lavoro, attraverso una forte sinergia e la condivisione di prassi, strumenti e metodi, hanno dimostrato di riuscire a gestire le cospicue risorse finanziarie messe a disposizione dalla Comunità Europea, con la massima efficienza, trasparenza e qualità . Sono lontani i tempi in cui l’Italia non riusciva ad utilizzare le risorse comunitarie.
Per il programma operativo del Ministero del Lavoro Azioni di Sistema Obiettivo 3 tutte le amministrazioni coinvolte hanno chiuso con un cospicuo avanzo rispetto al programmato per un totale complessivo di quasi 7 milioni di euro; per il Programmi operativi regionali dell’Obiettivo 3 l’efficienza complessiva è stata notevole: 763 milioni di euro di avanzo rispetto al programmato: nessuna delle Regioni coinvolte ha disimpegnato.
I Programmi Operativi regionali e centrali dell’Ob. 1 hanno registrato una buona efficienza complessiva con un avanzo di 311 milioni di euro, un solo programma centrale ha disimpegnato la cifra di 1,9 milioni di euro, risorse che torneranno al bilancio comunitario. Tale cifra, comunque, a fronte dell’ottimo risultato finanziario del FSE, non inficia il successo dell’impegno complessivo.
Analogamente va evidenziata l’ottima performance dei due Programmi del MIUR finalizzati ad incrementare la qualità del sistema dell’istruzione nel Mezzogiorno e a sviluppare il settore della ricerca.
Da evidenziare, oltre all’efficienza, anche la qualità della spesa:
Sono state coinvolte più di 1,8 milioni di persone in oltre 87 mila interventi di Fse avviati in Italia. l’analisi dei target group conferma l’attuazione del principio delle pari opportunità e la realizzazione degli obiettivi di equità sociale: da un lato, emerge un sostanziale equilibrio tra gli uomini e le donne che hanno partecipato agli interventi avviati (quest'ultime, infatti, rappresentano il 49,2% del totale dei destinatari); dall’altro, si rileva che gli interventi stanno offrendo un'opportunità ad un'utenza diversificata per i vari policy-field, che va dai giovani di età inferiore ai 19 anni agli adulti fino alla pensione, con titoli di studio medio-bassi (circa la metà dei destinatari ha al massimo la licenza media) ed è composta da studenti, persone in cerca di occupazione ed occupati.
l’analisi dei tassi di copertura dei target potenziali di riferimento, inoltre, mostra che gli interventi di Fse hanno raggiunto il 18% della popolazione in cerca di occupazione (il 16% nel caso delle donne), ed il 21% dei giovani potenzialmente a rischio di abbandono/ dispersione scolastica.. Anche le analisi sull’occupabilità dei formati evidenziano dei risultati positivi: ad un anno dalla conclusione degli interventi la quota dei partecipanti complessivi nelle regioni del Centro-nord che risulta inserita nel mercato del lavoro varia da circa il 60% nel caso delle fasce deboli, al 75% in quello delle donne.
l’iniziativa comunitaria Equal ha raggiunto un livello complessivo di spesa pari a oltre 90 milioni di euro, ben oltre l’obiettivo minimo per il rischio di disimpegno.
l’iniziativa comunitaria Equal è ora a pieno regime. Partita nel 2001, essa è rivolta a sperimentare, attraverso partenariati transnazionali, nuove pratiche di lotta alla discriminazione e alla disuguaglianza nel mondo del lavoro, attraverso azioni per favorire:
l’occupabilità , per agevolare l’accesso al mondo del lavoro di coloro che incontrano difficoltà ad integrarsi e/o reintegrarsi e per lottare contro il razzismo e la xenofobia nel mercato del lavoro;
l’imprenditorialità , per rendere accessibile a tutti il processo di creazione di imprese e per rafforzare l’economia sociale (terzo settore);
l’adattabilità , per promuovere la formazione permanente e consentire così il mantenimento del posto di lavoro di coloro che subiscono discriminazioni e disuguaglianze nel mercato del lavoro;
le pari opportunità , per ridurre i divari professionali fondati sul sesso e favorire forme efficaci di organizzazione del lavoro e servizi di assistenza alle persone che consentano di conciliare la vita familiare e professionale;
i richiedenti asilo, per consentire l’integrazione (accesso) nel mondo del lavoro di quanti assumono tale ?status? e la loro formazione professionale.
per maggiori informazioni: Adnkronos Comunicazione
Lorenzo Pilotti 06/5807510 -349/7796446