
Carabinieri donano merce confiscata ad Associazione ENZO B ONLUS per progetto: Chiamami per nome
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Torino - “Prendi tre e paghi due“ non era un’offerta del supermercato ma una tecnica con cui tre uomini portavano via centinaia di prodotti pagandone solo una parte. Tre napoletani sono stati arrestati lo scorso dicembre dai Carabinieri a Torino per concorso in truffa aggravata e ricettazione. Caricavano il carrello di decine di confezioni di prodotti e poi, al momento di pagare, dichiaravano alla cassa un numero inferiore di merce rispetto a quella realmente prelevata, pagandone così solo una parte.
Con questa tecnica i tre uomini, dipendenti (forse soci) di una ditta di distribuzione e vendita all’ingrosso e al dettaglio della provincia di Napoli hanno sottratto 102 bottiglie di spumante di pregio da un supermercato di una nota catena a Torino. A smascherarli sono stati i Carabinieri della Compagnia di Torino Mirafiori allertati dai titolari del supermercato, insospettiti. I tre, tutti residenti nella provincia di Napoli, sono stati rintracciati dai militari a bordo di un autocarro intestato alla ditta napoletana poco distante dal supermercato. Oltre alle bottiglie rubate, i militari hanno sequestrato altre 612 bottiglie dello stesso spumante, ritenute provento di reato, 820 pacchi di un noto caffè napoletano e la somma in contanti di 17.494 euro, della quale gli uomini non hanno saputo giustificare il possesso. Sul camion è stato ritrovato anche una sorta di libro mastro e un piano di viaggio, dove erano indicati i supermercati che facevano offerte di questi prodotti in tutto il nord dell’Italia. Dalla ricostruzione dei carabinieri il modus operandi era semplice ed efficace: individuavano un supermercato affollato con le migliori offerte di loro interesse.
Riempivano più carelli con decine di casse e confezioni del prodotto scelto (spumante e caffè in questo caso). Quindi individuavano la cassa con la cassiera più distratta e poi la convincevano a non far passare tutti gli acquisti sul nastro e di aver preso un numero inferiore di merce pagandone così solo una parte. Tutta la preziosa merce sequestrata è stata confiscata poiché questi mesi nessun supermercato ha denunciato ammanchi di merce.
Il materiale è stato per questo donato a un’Associazione torinese, ENZO B onlus, che attraverso un’apposita vendita delle bottiglie ha già deciso di utilizzare il ricavato a favore dei bambini africani senza nome.
CHIAMAMI PER NOME è infatti un progetto finalizzato alla registrazione anagrafica e allo screening medico per circa 17.500 bambini africani delle regioni del Burkina Faso, Benin, Guinea Bissau, Congo ed Etiopia. Secondo le statistiche mondiali, quasi 5 milioni di bambini e giovani di età compresa tra 0 e 18 anni non sono registrati in nessuna anagrafe. Ogni anno nel mondo nascono circa 150 milioni di bambini, di questi uno su 3 non viene registrato all’anagrafe ma i bimbi che non hanno un nome legalmente non esistono. In Africa si registra la situazione più grave: 7 bambini su 10 non sono registrati. Le centinaia di bottiglie saranno a disposizione del pubblico, a fronte di una donazione libera, presso il Farmer’s Market VOV 102 di via Onorato Vigliani 102 nel periodo natalizio.