
Anziani: Dal Comune 11 milioni di euro per l’assistenza in residenze e Centri diurni
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Milano: Assessore Majorino: "è la prima tranche di quasi 60 milioni che impiegheremo questanno per assistere 3.900 persone sole, fragili e indigenti”.
Via libera dalla Giunta alla prima tranche di finanziamento per il pagamento delle rette di ricovero in Residenze sanitarie assistenziali, alloggi protetti, comunità alloggio e Centri diurni integrati in favore di anziani e persone in grave stato di fragilità che non possono essere assistiti a domicilio. La delibera approvata ieri stanzia 11.135.950 euro per il primo trimestre 2013. La cifra consentirà di assistere 3.900 anziani, di cui 3.500 nelle strutture residenziali e 400 nei centri diurni, con 750 nuovi ingressi nelle prime e 100 nei secondi.
"Lassistenza agli anziani soli e in grave stato di fragilità – spiega lassessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – è una delle azioni prioritarie dellAmministrazione, cui abbiamo destinato questanno quasi 60 milioni di euro. Saranno utilizzati per il pagamento delle rette di più di tremila anziani che, per stato di salute e condizioni di indigenza, necessitano di essere accolti in strutture residenziali e comunità alloggio, non essendo più possibile per loro alcuna assistenza a domicilio. Parte delle risorse saranno anche destinate a sostenere lassistenza nei centri diurni, soluzione riservata a qualche centinaio di persone parzialmente autosufficienti”.
Le Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) sul territorio della città di Milano in appalto o in convenzione con il Comune di Milano sono circa una ventina. Si va dalle due strutture più grandi, il Pio Albergo Trivulzio e il Golgi Redaelli, alle Case per Coniugi Gerosa, Famagosta e Ferrari. La prossima a essere inaugurata sarà la struttura di via Pindaro, che metterà a disposizione 120 nuovi posti letto. A queste si uniscono altre strutture più piccole in convenzione con il Comune.
Da metà dicembre sono attivi 84 nuovi posti letto, per un totale di 217, nella nuova Rsa del Pio Albergo Trivulzio in viale Bezzi 10. Lì sono stati trasferiti finora 90 pazienti e altri 78 arriveranno da altre sezioni del Pat. La nuova Rsa è destinata ad accogliere persone anziane non autosufficienti e pazienti in stato vegetativo residenti in Lombardia.
"Siamo inoltre in attesa che con la nuova Giunta di Regione Lombardia riparta il dialogo sul tema della fusione tra gli istituti Pio Albergo Trivulzio e Golgi Redaelli – sottolinea lassessore Majorino – che per noi resta un obiettivo centrale”.









