Scoperta una nuova specie di formiche in Italia grazie a uno studio coordinato dall’Università di Parma

2021-07-28 15:04:19
Mercoledì 15:16:40
Luglio 28 2021

Scoperta una nuova specie di formiche in Italia grazie a uno studio coordinato dall’Università di Parma

La ricerca pubblicata sulla rivista Zoological Journal of the Linnean Society
formiche arboricole,Zoological Journal

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Parma - Scoperta e descritta una nuova specie di formiche arboricole in Italia. Il risultato è stato ottenuto grazie a una ricerca condotta da un team coordinato dal docente dell’Università di Parma Donato A. Grasso e che ha coinvolto lo stesso Ateneo (con Enrico Schifani, Daniele Giannetti, Cristina Castracani, Fiorenza A. Spottie Alessandra Mori), il Centre for Ecological Research di Vácrátót in Ungheria (con Sándor Csősz) e l’Università di Bologna (con Andrea Luchetti e Filippo Castellucci). Il lavoro è stato appena pubblicato sulla rivista di Zoologia Zoological Journal of the Linnean Society, che è la stessa su cui proprio nel luglio del 1858 Charles R. Darwin e Alfred R. Wallace pubblicarono per la prima volta la teoria evolutiva per selezione naturale, una pietra miliare per la biologia moderna e fondamento della scoperta di cui sono protagonisti i ricercatori dell’Ateneo.

Il lavoro multidisciplinare è stato lungo e particolarmente complesso. Tramite un approccio di tassonomia integrata sono state utilizzate evidenze etologiche, morfologiche, ecologiche, genetiche e biogeografiche per definire questa nuova specie che è stata denominata Colobopis imitans.

Il punto di partenza è stata l’etologia che ha permesso di evidenziare peculiari comportamenti mai studiati e descritti prima per queste formiche, aprendo la strada all’ipotesi che si trattasse di una nuova entità tassonomica separata da un’altra specie simile presente in Italia e con la quale è sempre stata confusa (Colobopsis truncata). Il nome specifico imitans è stato attribuito proprio a causa di alcune caratteristiche cromatiche e del peculiare comportamento scoperto in queste formiche che tendono ad imitare (nel colore e nel comportamento) un'altra specie di formiche arboricole molto comuni negli stessi ambienti (Crematogaster scutellaris).

Quindi è seguita una accurata analisi dei pattern cromatici e delle caratteristiche anatomiche che sono state valutate con complesse quantificazioni morfometriche. I dati genetici ed ecologici hanno poi aggiunto ulteriori importanti elementi alla ricerca. Il lavoro si è avvalso anche di una serie di informazioni ottenute sia da campioni provenienti da vari paesi europei e del bacino mediterraneo che da portali social per la ricerca naturalistica che hanno permesso di chiarire la distribuzione biogeografica della nuova specie, principalmente presente nel Sud della Penisola Iberica, in Maghreb e Sicilia.

La ricerca ha aggiunto un tassello allo studio della biodiversità italiana, fornendo anche nuovi dati sui possibili driver evolutivi alla base della diversificazione delle formiche e altre specie animali.

Rimangono ancora aperti molti altri interrogativi sulla biologia di questa specie e sul significato adattativo della sua abilità nell’imitarne un’altra a cui gli studiosi dell’Ateneo sperano presto di dare una risposta definitiva.

Abstract

The West-Palaearctic Colobopsis ant populations have long been considered a single species (Colobopsis truncata). We studied the diversity of this species by employing a multidisciplinary approach and combining data from our surveys, museum and private collections, and citizen science platforms. As a result, we have revealed the existence of a second species, which we describe as Colobopsis imitans sp. nov., distributed allopatrically from Co. truncata and living in the Maghreb, Sicily and southern Iberia. While the pigmentation of Co. truncata is reminiscent of Dolichoderus quadripunctatus, that of Co. imitans is similar to Crematogaster scutellaris, with which Co. imitans lives in close spatial association, and whose foraging trails it habitually follows, similar to Camponotus lateralisand other ant-mimicking ants. The isolation between Co. imitans and Co. truncata seems to have occurred relatively recently because of significant, yet not extreme, morphometric differentiation, and to mtDNA polyphyly. Both Co. imitans and Co. truncata appear to employ mimicry of an unpalatable or aggressive ant species as an important defensive strategy; this ‘choice’ of a different model species is motivated by biogeographic reasons and appears to act as a critical evolutionary driver of their diversification. academic-oup-com.e...rectedFrom=fulltext

Enrico Schifani, Daniele Giannetti, Sándor Csősz, Filippo Castellucci, Andrea Luchetti, Cristina Castracani, Fiorenza A Spotti, Alessandra Mori, Donato A Grasso

Source by UNIPR

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