
Paragone con il premio Nobel Luc Montagnier, in piazza a Milano, per i diritti e le libertà
GIANLUIGI PARAGONE CON IL PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA LUC MONTAGNIER IN PIAZZA A MILANO, SABATO 15 GENNAIO, PER I DIRITTI E LE LIBERTÀ
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Sabato 15 gennaio a Milano, dalle ore 15 alle ore 18 in piazza XXV Aprile, si svolgerà una manifestazione organizzata da Per l’Italia con Paragone-Italexit a favore dei diritti e delle libertà individuali e contro le politiche del governo e il supergreenpass.
Alla manifestazione parteciperanno anche rappresentanti delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito italiano sospesi dal servizio, che per la prima volta scenderanno in piazza per protestare contro l’obbligo del green pass nell’esercizio della loro professione, supportati dal sindacato della Polizia di Stato lo Scudo.
L’iniziativa è promossa anche dal sito www.ilParagone.it che è lieto di darvi appuntamento per la giornata del 15 gennaio per un’intervista in esclusiva al premio Nobel.
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Luc Antoine Montagnier è un biologo e virologo francese, direttore emerito del Centre national de la recherche scientifique e dell'Unità di Oncologia Virale dell'Istituto Pasteur di Parigi dove nel 1983 assieme a Françoise Barré-Sinoussi ha scoperto il virus HIV: tale traguardo scientifico valse ai due il Premio Nobel per la medicina 2008 (condiviso con il virologo tedesco Harald zur Hausen, a sua volta premiato per aver dimostrato la connessione tra Papillomavirus e cancro della cervice uterina).
Negli anni Montagnier ha promosso una varietà di teorie pseudoscientifiche riguardo l'AIDS, la cosiddetta memoria dell'acqua (principio alla base dell'omeopatia) e i vaccini;[6][7] durante la pandemia di COVID-19 ha sostenuto diverse teorie del complotto riguardo l'origine, la diffusione e la prevenzione del virus SARS-CoV-2, non dimostrate oppure ampiamente confutate. Nel corso degli anni Montagnier è stato duramente criticato dalla comunità scientifica, tra cui decine di altri premi Nobel, ed è stato accusato di far leva sull'aver ricevuto tale onorificenza per diffondere messaggi errati dal punto di vista scientifico.