
Dermatite alla mano dovuta al contatto con acrilati usati nella produzione di lenti a contatto
Riportiamo di seguito l’elaborazione di un articolo recentemente apparso sulla rivista “Contact Dermatitis” (Cont Derm 2009; 61: 117-128) di H.Y. Lee et al, nel quale gli autori hanno riportato il caso di un uomo di 36 anni, tecnico addetto alla manutenzione dei macchinari di produzione di lenti a contatto monouso, che ha manifestato una dermatite allergica da contatto per esposizione ai monomeri acrilici liquidi presenti all’interno dei macchinari. Secondo gli autori tale caso evidenzia la necessità di un’adeguata educazione e formazione sulle modalità protettive e sulle precauzioni igieniche da adottare nei luoghi di lavoro, in particolare nelle fabbriche addette alla produzione di lenti a contatto dove è facile l’esposizione agli acrilati.
View 177.5K
word 809 read time 4 minutes, 2 Seconds
Roma: Recentemente è stato pubblicato in letteratura il caso di un uomo di 36 anni, originario della Cina, che, dopo 9 mesi di lavoro in una fabbrica per lenti a contatto monouso, ha manifestato per 4 mesi una dermatite occupazionale, ricorrente e bilaterale, sulla punta delle dita e del pollice (H.Y. Lee, A. Goon, K. Choy e Y.H. Leow. Acrylate-induced hand dermatitis in the manufacture of contact lenses. Contact Dermatitis 2009; 61: 117-128). Come riportato dagli autori, con l’esame clinico sono state riscontrate sul pollice sinistro, sul dito indice e medio delle placche desquamanti ed eczematose. La stessa situazione è stata evidenziata anche sull’indice e sul dito medio della mano destra. L’attrezzatura di protezione individuale fornita sul posto di lavoro includeva stivali, guanti in lattice ed occhiali di sicurezza. Il paziente è stato, pertanto, sottoposto a patch-test con la serie di base (National Skin Centre baseline), la serie di acrilati, i costituenti monomerici delle lenti a contatto ed i guanti di protezione da lui stesso usati.
Risultati positivi ai patch test sono stati ottenuti per diversi allergeni, tra cui il 2-idrossimetil metacrilato (2-HEMA), l’etilenglicole dimetacrilato (EGDMA), il metil metacrilato (MMA), mentre il materiale di cui erano fatti i guanti era negativo ai test.
Come descritto dagli autori, il processo di produzione delle lenti a contatto implica l’utilizzo di monomeri acrilici liquidi attraverso una complessa serie di processi che sono, tuttavia, automatizzati ed eseguiti in modo tale che i lavoratori non hanno alcun contatto diretto con i prodotti chimici impiegati.
Il paziente del caso descritto, tuttavia, essendo un tecnico addetto alla manutenzione dei macchinari di produzione, sarebbe stato esposto ai monomeri liquidi presenti all’interno di essi. Le sostanze con cui il paziente può essere, pertanto, venuto in contatto sono i monomeri acrilici usati nella produzione delle lenti a contatto, quali il glicerol monometacrilato (GMA), il 2-HEMA e l’EGDMA, oltre ad altre sostanze maneggiate, come l’olio delle macchine, l’acetone e l’alcol isopropilico. I monomeri acrilici hanno un’ampia diffusione sia a livello industriale che tra i consumatori. Essi sono una causa molto comune di dermatite alle mani, ma la sensibilizzazione agli acrilati nella fabbricazione di lenti a contatto è stata osservata raramente, soltanto in altri due casi, descritti entrambi da Peters et al. (1), riferiti a tecnici di una fabbrica di lenti a contatto, In questi due casi, entrambi i pazienti risultarono positivi ai patch-test al 2-idrossietil acrilato (HEA) e solo uno dei due ebbe una debole risposta al 2-HEMA.
I guanti in lattice, comunemente impiegati, proteggono poco dagli acrilati, i quali riescono rapidamente a passare attraverso di essi. Dispositivi che, invece, possono fornire un’adeguata protezione agli acrilati sono i guanti al nitrile o 4H-® (Safety Inc.), un materiale formato da un laminato a 5 strati che impedisce la penetrazione degli acrilati (2). Tuttavia, questi non sono adatti per procedure che richiedono sensibilità tattile e precisione. Per questa ragione è stato raccomandato l’uso dei guanti al nitrile.
Come riportato dagli autori, il paziente del caso descritto è stato successivamente trasferito in un’altra sezione della fabbrica, dove gli acrilati vengono trattati e non sono presenti in forma di monomeri, non riportando ulteriori forme di dermatite.
In conclusione, secondo gli autori, il caso da loro osservato vuole evidenziare il potenziale di sensibilizzazione dei monomeri acrilici, come il 2-HEMA e l’EGDMA, nel processo produttivo di lenti a contatto e la necessità di un’adeguata educazione e formazione sulle modalità protettive e sulle precauzioni igieniche da adottare nei luoghi di lavoro dove questo avviene. Vuole, inoltre, sottolineare l’importanza di capire i processi di produzione, in modo che i gestori possano fornire istruzioni che riducano i rischi di dermatite.
Liberata Sportiello* e Lidia Sautebin°
*Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia "L. Donatelli", Seconda Università di Napoli; ° Dipartimento di Farmacologia Sperimentale, Facoltà di Farmacia, Università di Napoli Federico II.
Bibliografia
Peters K, Andersen K E. Allergic hand dermatitis from 2-hydroxyethyl-acrylate in contact lenses. Contact Dermatitis 1986; 15: 188-189.
Andersson T, Bruze M, Björker B. In vivo testing of the protection gloves against acrylates in dentin-bonding systems on patients with known contact allergy to acrylates. Contact Dermatitis 1999; 41: 254-259.