Rientro sulla Terra satellite UARS della NASA: Comitato operativo in seduta permanente

2011-09-22 17:36:06
Giovedì 17:37:12
Settembre 22 2011

Rientro sulla Terra satellite UARS della NASA: Comitato operativo in seduta permanente

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Si chiama Upper Atmosphere Research Satellite (UARS) il veicolo spaziale NASA che nel settembre 1991 fu collocato su unorbita circolare in prossimità della navetta spaziale Discovery. Il satellite ha una massa di 5668 kg, è lungo circa 10 metri e ha un diametro di 5 metri. Nel 2005, dopo 14 anni di missione scientifica, il propellente residuo è stato utilizzato per modificare, abbassandola, lorbita del satellite: otto manovre per contribuire alla disintegrazione delloggetto, ormai in fase di abbandono.

Nelle prossime ore, nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 settembre, il processo di decadimento naturale giungerà al suo epilogo, entrando in contatto con latmosfera terrestre. Sulla base delle simulazioni effettuate nel 2002 dalla Nasa, ipotizzando la frammentazione del satellite a 78 km di quota, alcuni componenti di dimensioni variabili, non avendo subito la totale disintegrazione dovuta al rientro negli strati più densi della nostra atmosfera, potrebbero raggiungere il suolo terrestre dopo aver percorso un arco di 800 km, interessando anche il territorio italiano. Leventuale impatto avverrà lungo la verticale locale.

Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del satellite stesso rispetto allorientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché alle conseguenze sulla materia dellattività solare.

Sulla base degli ultimi dati forniti dallAgenzia Spaziale Italiana (ASI), la previsione di rientro sulla terra è centrata intorno alle 19:15 (ora italiana) di venerdì 23 settembre, con una finestra di incertezza che si apre alle ore 13:00 del 23 settembre e si chiude alle ore 05:00 del 24 settembre. Allinterno di questo arco temporale, non è ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio. Le finestre di interesse per lItalia sono al momento comprese tra le 21:25 e le 22:03 di venerdì 23 settembre e tra le 3:34 e le 4:12 di sabato 24 settembre coinvolgendo potenzialmente le regioni del Nord Italia (Valle DAosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e Bolzano). Allo stato attuale non è quindi ancora possibile escludere la possibilità, corrispondente a una probabilità stimabile attualmente intorno allo 0,9%, che uno o più frammenti del satellite UARS possano cadere sul territorio italiano. Sarà possibile determinare con precisione larea interessata e lorario dellimpatto unora /40 minuti prima dellevento stesso.

Il Comitato Operativo convocato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, sarà riunito in seduta permanente fino al cessato allarme, sia per analizzare gli scenari che per prendere le dovute decisioni in tempo reale. E stata inoltre definita una struttura tecnica di supporto al Comitato Operativo costituita da esperti del Dipartimento della Protezione Civile, ASI, Forze Armate, Vigili del Fuoco, ISPRA, ENAV, con il compito di monitorare levoluzione della situazione e fornire le corrette informazioni scientifiche al Comitato Operativo. Inoltre nelle regioni interessate si stanno costituendo dei Centri di coordinamento che coinvolgono le strutture e i soggetti interessati.

In riferimento agli aggiornamenti che perverranno dal Comitato Operativo lufficio stampa provvederà a dare informazioni tecniche agli organi di stampa e a pubblicare bollettini periodici sul sito web del Dipartimento www.protezionecivile.gov.it.

Eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi.

Tuttavia sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, così come confermato in sede di Comitato Operativo, è possibile fornire, pur nellincertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nel corso degli intervalli temporali di interesse per lItalia, nei territori potenzialmente esposti allimpatto:

- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi chiusi;

- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;

- allinterno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso delleventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi).

Si chiede alle televisioni e radio nazionali e locali e ai siti web istituzionali di trasmettere in tempo reale tutte le informazioni disponibili che saranno progressivamente più precise con lavvicinarsi dellevento stesso.

Source by Protezione Civile

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