
PELLEGRINAGGIO A MEDJUGORIE SETTEMBRE 2011
Pellegrinaggio a Medjugorje Diario di Anna Castagna
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Splendida esperienza questo viaggio organizzato nei minimi particolari dalla mia amica Dottoressa Marina Livraghi.La bellezza dei luoghi durante il percorso, la natura incontaminata, l’incontro con la Madonna, sono momenti unici scolpiti nel cuore.
C’è bisogno di pace, di amore, di preghiera e di silenzio per poter incontrare Dio e vivere più serenamente il quotidiano.
Desidero dedicare questo diario a chi è ammalato, a chi non potrà mai, per vari motivi fare un pellegrinaggio, alle anime in cielo e a quelle che non conoscono la luce di Dio. Ai bimbi che sono il nostro futuro.
Grazie
ANNA CASTAGNA
PELLEGRINAGGIO A MEDJUGORJE 2011
Credo che ci siano momenti nella vita in cui vieni scelto a vivere un’esperienza così importante e capisci che prepari la valigia per intraprendere il cammino, un cammino speciale, per trovare un senso a questa vita, spesso così tribolata ma anche per ritrovarsi dentro di sé. Il cuore e l’animo hanno bisogno di ristorarsi acquietarsi, trovando nell’intimo di noi stessi quella pace, quella gioia profonda che si può ottenere incontrando l’amore. Quell’amore universale che ci unisce tutti e ci fa sentire più vicini a Dio. Siamo tutte foglie del grande albero della vita e tutti siamo nel progetto Divino. Io e mio marito ci siamo uniti al gruppo di Marina Livraghi, che da anni va in pellegrinaggio a Medjugorje. Partenza da Melegnano il 26 settembre 2011 e rientro il 1 Ottobre 2011.
Sono stati sei giorni intensi, vissuti pienamente, ognuno con il suo fardello, desiderosi di trovare ristoro, conforto, speranza ai piedi della Madonnina e alla Croce di Gesù.
Un gruppo di 64 persone, ognuno con i suoi desideri, la necessità di raccomandare i propri cari, pensare e pregare per chi non è più tra noi ma anche semplicemente essere lì, in quel luogo magico e ricco di mistero, restando semplicemente nel proprio silenzio. Il bisogno di trovare pace nel proprio cuore e poter vivere il quotidiano con più serenità.
Al di là del proprio credo e pensiero la Madonna ci chiama e ci invita alla conversione individuale, pregando e chiedendoci di confidare nel Suo amore e quello di Dio.
L’amore è il motore del mondo ed attraverso di esso si possono compiere veri e propri miracoli di conversione, di pace, di sostegno, di Misericordia, di condivisione.
Partenza alle 5, 30 un po’ assonnati ma felici. Per me la curiosità era molta, non avevo idea di cosa avrei trovato, di come mi sarei sentita in quei luoghi così lontani e senza tempo. E’ stato mio marito che ha scelto Medjugorje e per me andare insieme è stato veramente un dono.
Il giorno 26 settembre pranziamo a Fiume in un albergo molto bello e confortevole. Un pranzo sontuoso e ricco di buon cibo, che ci ha trovato tutti uniti e felici di essere lì. Fiume è una città così bella e ci si sente cittadini del mondo accolti con affetto dalla gente del luogo.
Si prosegue per Petrcane arrivando alla sera in un hotel meraviglioso immerso nel verde con il mare a due passi, dove la natura incontaminata, il mare cristallino, ti fanno comprendere che questi doni così speciali solo Dio nella Sua infinita bellezza poteva donarci. Una sorpresa nella sorpresa questo viaggio..
Don Paolo prima di cena ha celebrato la S.Messa in una saletta dell’hotel. Un raccoglimento di ringraziamento e di preghiera e intenzioni verso chi soffre, mandando amore e protezione a chi sta vivendo un periodo difficile nella malattia, nella solitudine, nella disperazione, ringraziando di essere lì e per tutto ciò che si ha.
Il momento del ristoro è fondamentale dopo aver fatto moltissimi chilometri. Nel percorso in pulmann ci sono sempre momenti di preghiera e riflessione e il cuore ne è felice.
Si chiacchera, ci si conosce, nascono nuove amicizie e il tempo scorre portandoci all’agognata meta.
27 Settembre. Partenza per Medjugorje e tra circa 3 ore l’arrivo. La Croazia è una terra ricca e bellissima nella rigogliosa natura. Arriviamo alla dogana, tappa obbligata per poter passare in Bosnia e i controlli si sono prolungati oltre il dovuto, per cui l’arrivo alla nostra meta è andato oltre l’ora stabilita.. Alle 13 mettiamo finalmente piede a Medjugorje. L’albergo che ci ha ospitati era a conduzione familiare, con una grande terrazza che guardava la maestosa Chiesa e il brulicare di persone che si divideva tra la partecipazione alla Messa, sostare davanti al Crocifisso abbracciato a piante di uliveto, oppure accanto alla statua della Madonna in tutto il Suo splendore, che si trovava appena attraversata la strada in un angolo suggestivo di verde.
Prima di noi in albergo c’erano un gruppo di pellegrini che ancora stava pranzando. Il tempo scorreva e sinceramente la fame incominciava a farsi sentire.
In cucina c’era bisogno di dare una mano, mi sono offerta e ho iniziato a lavare le posate e i bicchieri. Le altre signore hanno sparecchiato, abbiamo apparecchiato i tavoli e finalmente il cibo ha preso trionfalmente posto nei nostri piatti e allietato i nostri palati. Buono, profumato e apprezzato da ogni commensale. Grazie a Marina che ha realizzato nei minimi particolari questo viaggio rendendolo unico e speciale.
Nel primo pomeriggio ci mettiamo in cammino per la salita al Podbro. Come ho visto la strada da percorrere ho pensato di non potercela fare..Un insieme di pietre, sassi tutti in salita..Il cuore dopo i primi passi ha iniziato a battere forte. Sono riuscita pian piano ad arrivare fino in cima appoggiandomi ad un bastone. Sembrava che man mano si salisse, facendo non poca fatica, lo zaino della nostra vita si alleggerisse..
Persone di tutte le età ho visto intraprendere la salita, con coraggio e forza d’animo. Chi non può camminare viene portato su con una portantina. Mio marito velocemente ha raggiunto la cima.
Ecco, finalmente la Madonnina nel Suo Candido splendore era lì, per me, per tutti noi. Ai sui piedi fotografie, foglietti con scritti desideri e speranze e tutto intorno persone sparse qua e là, chi seduto, chi in piedi, con lo sguardo rivolto alla Madonna. Occhi assetati di amore, che cercano risposte, chiedono aiuto e confidano nel cuore immacolato di Maria. Una grande pace ho sentito nel mio cuore e ho ringraziato fortemente di essere lì in quel momento insieme a mio marito e a tutto il nostro gruppo di anime.
La bellezza di poter vedere tutto questo e ringraziare di avere gli occhi per poterlo fare, gambe che hanno camminato, cuore che si è acceso nell’amore più puro e vitale.
Alla sinistra della statua della Madonna si ergeva un maestoso Crocifisso e pian piano l’ho raggiunto. Mi sono seduta ai piedi di Gesù e la commozione mi ha fatto piangere di gioia pura. Le lacrime uscivano copiose e non mi sono mai sentita così felice e vicina al mio Gesù.
Il silenzio regnava sovrano e al di là della fede, arrivando fin lassù qualcosa ti resta e porti a casa, come un regalo prezioso al quale attingere nei momenti più difficili e bui.
Ho rivolto un pensiero ad un mio carissimo amico, Nati, che il gennaio scorso ha lasciato questa terra, un cuore buono e generoso che ha dedicato la sua vita al prossimo, ricordarlo mi commuove sempre.
28 settembre.
Visita al castello, opera realizzata da Nancy e Patrick che hanno deciso di vivere in questa terra povera ed aspra, realizzando un ritiro spirituale per i Frati. Patrick non credente, aveva vissuto fino ad allora pensando che il dio denaro fosse l’unica chiave per aprire tutte le porte..Il suo cuore era chiuso, la sua anima era nel buio più totale e i suoi figli cresciuti con quel credo si erano persi..E’ arrivato anche per lui il momento della chiamata e la sua vita ha iniziato ad avere un senso e ritrovando se stesso, ha fatto comprendere anche ai suoi figli ciò che vale e conta nella vita:l’amore è la strada da percorrere con fiducia e coraggio. Non è semplice ma quando lo comprendi, tutto ha un senso, tutto torna..
In un luogo così bello , immerso nel verde e nel silenzio che regnava sovrano, ha accolto noi e molte altre comitive. Ti senti a casa, semplicemente a casa..
La mattinata prosegue con la visita ad una Associazione che aiuta e riabilita donne in stato di gravidanza, non tutelate, di cui nessuno si occupa. Donne violentate e bambini che hanno bisogno di sostegno e sorrisi, tanti sorrisi, ricchi di affetto e cure. Abbiamo contribuito comprando oggetti fatti da loro, molto belli nella semplicità. Per i bimbi e le mamme sono stati lasciati vestiti e altri oggetti raccolti attraverso il passaparola di Marina.
La Comunità Melinda ed un’altra ancora abbiamo visitato nel nostro percorso. Anche loro interessanti e importanti in questi luoghi dove veramente c’è povertà e c’è bisogno di andare avanti aiutando chi è più debole e indifeso. Solo prendendosi per mano si può costruire un mondo e un futuro migliori..
Nel pomeriggio abbiamo incontrato Padre Peter a Bukovica-Tomislavgrad e ha dedicato a noi la S.Messa e la Benedizione del Santissimo Sacramento. Ci sono stati momenti di grande commozione.
29 settembre.
Scalata al Krisevac, monte della grande Croce. Purtroppo io ho dovuto rinunciarci, non sarei riuscita a salire questa volta..
Il percorso è stato molto difficoltoso con massi e pietre grosse, mi raccontano Felicetta e Gigi, mio marito. C’era molta gente e ci si accavallava alle stazioni della Via Crucis. L’ultima stazione è dedicata alla memoria di Padre Lazo. Arrivati in cima si dominava la vallata e si vedeva tutta Medjugorje. Uno spettacolo veramente suggestivo da togliere il fiato!
Nel pomeriggio il nostro viaggio prosegue in una delle Comunità e poi incontreremo la veggente Marija.
Il tempo in questi giorni è bellissimo! Sole caldo di giorno, sembrava estate e un poco più freddo la sera.
Grande afflusso di persone nella casa della veggente, altri gruppi oltre al nostro hanno potuto accedere a quel luogo immerso nel verde e nel silenzio.
Si è pregato moltissimo e alla fine Marija lascia il messaggio di benedizione e di amore totale della Madonna.
Io sono rimasta perplessa da ciò che ho visto e pensavo che la veggente ci raccontasse qualche esperienza del suo vissuto, questo lo si può trovare nei libri esposti nei vari negozi di oggetti e souvenirs.
Personalmente sono rimasta molto colpita e rapita dal Crocifisso abbracciato dagli ulivi e spesso in quei giorni mi sono raccolta in preghiera e riflessione.
La notte, dopo una giornata così intensa ho chiesto alla Madonna un piccolo dono da portare nel mio cuore e poterlo raccontare tornando a casa.
30 Settembre
Il mattino c’è chi ha seguito Marina e chi ha preferito fermarsi a Medjugorje per fare gli ultimi acquisti e girare un po’ per la città. Siamo stati al cimitero e abbiamo sostato sulla tomba di Padre Slavko. Io e Gigi eravamo tra questi e insieme al gruppo di persone con le quali abbiamo più legato dopo aver tanto camminato, ci siamo fermati in una pizzeria per bere un aperitivo. Erano circa le 11 del mattino, un sole caldo troneggiava in cielo ed eravamo felici e appagati dei giorni appena trascorsi. Stavamo parlando del più e del meno, quando ad un tratto un passerotto si è messo al centro del nostro tavolo. Io ho chiesto a tutti di non muoversi e di non dire nulla per paura che si spaventasse..Il passerotto ha fatto un verso come per dirci qualcosa, poi saltellando ci ha guardati tutti, come per salutarci. Poi Davide ha preso dallo zaino un grissino, l’ha sbriciolato e dato al piccolo uccellino. Esso come se ci conoscesse da sempre ha mangiato e zampettando si è girato verso ognuno di noi guardandoci ancora e poi è volato via.
Siamo rimasti tutti felicemente stupiti e quello è stato per me il dono più bello.
Siamo al termine del nostro viaggio.
Si riparte nel primo pomeriggio destinazione Petrcane dove ceneremo e pernotteremo. Al mattino Don Paolo dice Messa sulla riva del mare, un momento di raccoglimento suggestivo e prezioso. La mano di Dio era nelle meraviglie della natura che incontravano i nostri occhi e donavano gioia al nostro cuore.
Si prosegue per raggiungere Fiume e tornare alle nostre case.
E’ stato donato ad ognuno di noi un piccolo cuscinetto, da mettere come inginocchiatoio da una signora.
Marina ha festeggiato compleanni ed anniversari di matrimoni, tra cui il nostro con sontuose e gustosissime torte e con alcuni pensierini. Grazie di cuore Marina!
Nella strada del ritorno ognuno ha fatto una riflessione su questo lungo viaggio. Il ringraziamento alla Madonna per sentirsi più sereni, per avere la possibilità di esserci ogni anno, la speranza di affrontare meglio i problemi e le preoccupazioni che spesso si hanno nel quotidiano, ritrovare la fede, oppure non averla ma stare meglio, ringraziare per un figlio o un parente che migliora, affidare la propria vita e quella dei propri cari e sentire che comunque ogni pensiero è stato ascoltato e l’aiuto in un modo o nell’altro arriverà. Tornare a casa avendo lasciato una parte del fardello di preoccupazioni e problemi che spesso ci assillano.
La preghiera, la meditazione, il digiuno sono le strade che ci portano a scoprire l’amore puro e incondizionato. La Madonna e Gesù ci aspettano a braccia aperte, dobbiamo solo desiderare di sentirci uno con Dio e condividere la gioia di essere suoi figli sempre, in ogni istante.
Ringraziamo Marina per questa esperienza veramente speciale e tutto il gruppo di persone con il quale abbiamo condiviso questo cammino.
Grazie
ANNA CASTAGNA









