
Myanmar: scioglimento dei partiti politici democratici, l'UE ribadisce il suo sostegno alla soluzione pacifica
foto di repertorio
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L'Unione europea ha emesso una dichiarazione che condanna la decisione della Commissione elettorale dell'Unione del Myanmar, nominata dai militari, di sciogliere 40 partiti politici, tra cui la Lega nazionale per la democrazia, che hanno ottenuto la maggioranza dei voti nelle elezioni del 2020. Questa decisione dimostra la mancanza di rispetto del regime militare per la democrazia e per i diritti della popolazione del Myanmar e la sua determinazione ad eliminare qualsiasi opposizione pacifica al suo dominio. L'Unione europea ribadisce il suo sostegno agli sforzi dell'ASEAN per una soluzione pacifica alla crisi e sollecita il rispetto del consenso in cinque punti dell'ASEAN del novembre 2022, in un momento in cui i militari stanno commettendo atrocità quotidiane in tutto il paese.
Approfondimento
Il 28 marzo 2023, la Commissione elettorale dell'Unione del Myanmar, nominata dai militari, ha deciso di sciogliere quaranta partiti politici, tra cui la Lega nazionale per la democrazia, il partito di Aung San Suu Kyi, che ha vinto le elezioni del novembre 2020 con una larga maggioranza. Questa decisione è stata motivata dalla mancanza di registrazione presso il regime militare ai sensi della sua "Legge sulla registrazione dei partiti politici". Tuttavia, molti dei loro leader politici sono stati arrestati in seguito al colpo di stato militare e rimangono tutt'ora in prigione.
L'Unione europea ha espresso la sua preoccupazione per questa decisione, che rappresenta un ulteriore attacco alla democrazia e ai diritti del popolo birmano. L'UE ha inoltre ribadito il suo sostegno agli sforzi dell'ASEAN volti a trovare una soluzione pacifica alla crisi in Myanmar.
In particolare, l'UE ha sollecitato progressi nella revisione del novembre 2022 del consenso in cinque punti dell'ASEAN. Tale consenso prevede, tra le altre cose, il rispetto della volontà del popolo birmano e il ripristino della democrazia. La situazione in Myanmar rimane critica, con segnalazioni di atrocità commesse dai militari che si susseguono quotidianamente.
Glossario tecnico:
- ASEAN: l'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, un'organizzazione regionale che promuove la cooperazione economica, politica e culturale tra i suoi membri.
- Azioni restrittive: misure adottate da governi o organizzazioni internazionali per imporre sanzioni o limitare l'accesso a determinati beni o servizi a individui o paesi considerati responsabili di violazioni dei diritti umani o della democrazia.
- Colpo di stato: un cambiamento di governo avvenuto attraverso mezzi non democratici e violenti.
- Commissione elettorale: un organismo governativo responsabile dell'organizzazione e della supervisione delle elezioni.
- Commissione elettorale dell'Unione del Myanmar: organo nominato dai militari che ha il compito di organizzare e supervisionare le elezioni in Myanmar.
- Consenso in cinque punti dell'ASEAN: accordo raggiunto dai paesi dell'ASEAN nel novembre 2022 per affrontare la crisi in Myanmar. Tra le altre cose, il consenso prevede il rispetto della volontà del popolo birmano e il ripristino della democrazia.
- Diritti umani: i diritti fondamentali che spettano ad ogni essere umano in virtù della propria dignità intrinseca.
- Legge sulla registrazione dei partiti politici: legge imposta dal regime militare che richiede la registrazione di tutti i partiti politici che vogliono partecipare alle elezioni in Myanmar.
- Libertà di espressione: il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni e idee.
- Pyidaungsu Hluttaw: il parlamento del Myanmar, composto dalla Pyithu Hluttaw (Camera dei rappresentanti) e dalla Amyotha Hluttaw (Camera dei nazionali).
- Regime militare: forma di governo in cui il potere è esercitato dalle forze armate del paese.
Temi trattati:
- Scioglimento dei partiti politici democratici in Myanmar.
- La mancanza di rispetto del regime militare per la democrazia e i diritti del popolo birmano.
- La necessità di un processo politico inclusivo per risolvere la crisi in Myanmar.
- Il sostegno dell'Unione europea agli sforzi dell'ASEAN per trovare una soluzione pacifica alla crisi.
- La revisione del novembre 2022 del consenso in cinque punti dell'ASEAN come strumento per affrontare la crisi in Myanmar.
- La situazione critica in Myanmar, con segnalazioni quotidiane di atrocità commesse dai militari
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