
DONNE E BAMBINI TRA LE CENTINAIA DI CIVILI TAMIL ARRESTATI A COLOMBO
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SRI LANKA: Misna; Ci sono anche donne e bambini tra le centinaia di civili di etnia Tamil arrestati negli ultimi due giorni a Colombo: lo dice in una sua nota il Consiglio nazionale per la pace (Cnp), una organizzazione pacifista locale, condannando gli arresti di massa effettuati dalla polizia in risposta ad alcuni attentati attribuiti ai ribelli del Movimento delle tigri per la liberazione della patria tamil Eelam (Ltte). “Il Cnp " dice la nota dell’organizzazione pacifista " concorda con la necessità di severe precauzioni a Colombo, ma non può accettare arresti in massa effettuati senza alcun mandato e nella noncuranza di qualunque diritto di base. In alcuni casi si tratta di tamil che vivono da molti anni a Colombo che rischiano di perdere il lavoro; in altri casi si tratta di gente che ha abbandonato le regioni settentrionali e orientali del paese nel tentativo di fuggire alle violenze della guerra; ma come successo a giugno, tra gli arrestati ci sono donne e bambini”. Secondo il Cnp, centinaia di arrestati sarebbero stati trasferiti nel carcere di Boosa, a più di cento chilometri dalla capitale, dove sarebbero tenuti in condizioni precarie, privati di acqua potabile e di servizi igienici. Il presidente del Sri Lanka, Mahinda Rajapaksa, rispondendo alle critiche, ha ordinato il rilascio di tutti gli innocenti; una dichiarazione di intenti che non ha finora avuto immediati effetti. Intanto, il direttore generale dell’Unesco, Koichiro Matsuura, ha condannato il bombardamento contro la stazione radiofonica “La voce delle Tigri”, collegata ai ribelli Tamil. Nell’attacco almeno dieci persone sarebbero rimaste uccise: “A prescindere dai contenuti delle trasmissioni che andavano in onda " ha detto Matsuura " non ci possono essere scuse valide per attacchi contro mezzi di informazione civili”.[GB]









